La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità. E' Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su sè stesso (cfr. Es 33,18; Sal 26, 8-9; Gv 14,8; 1Gv 3,2)
Comincia così la vecchia enciclica Fides e Ratio di Giovanni Paolo II.
Il desiderio di conoscere, persino la lotta disperata talora per farlo sono un sasso lanciato nel nostro cuore, al fondo della nostra ragione.
Chi Lo cerca è perchè è già stato trovato.
Ora, quel cercare è portarsi dinamicamente verso la verità di sè stessi. E' probabile che al fondo della ricerca non si ritrovi tanto e solo sè stessi quindi, quanto ciò che ci spinge a incontrare ciò che determina lo sforzo che compiamo, cercandolo.
E' l'amore di Cristo insomma che ci spinge - si afferma altrove - o forse la voce che ci chiama a riconoscere la ragione, il Logos della nostra domanda.
Ecco perchè ogni uomo in ricerca è una persona chiamata per nome, uno la cui dignità e la cui dignità intellettuale e umana ha già meritato la salvezza.
Che cos'è del resto la salvezza se non una vita affrancata dal non senso e dalla mancanze di domande?
Paolo De Benedetti, professore di Scrittura emerito e insigne, nonchè scrittore di grande brio non ha dubbi: il rapporto con Dio è sempre dialettico; persino di scontro, in bilico tra una domanda reiterata ed una risposta che non appare mai del tutto sufficiente.