Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

simeone.overblog.com

simeone.overblog.com


Non per evasione

Pubblicato da Enzo Cilento su 15 Giugno 2015, 15:19pm

Tags: #in vista

Non basta quello esterno; non basta l’assenza totale dei rumori. Dentro di noi continua a resistere persistente un boato; e c’è un frastuono più forte di tutto il resto.

Fare silenzio è altro, altrimenti basterebbe andarsene dove non ci sono voci e rumori, gracchiare di video e di motori; dove non è che scorrere e fluire del tempo, silenzioso. E invece anche lì non c’è quella pace che stai cercando.

Non è il paradiso.

Quella del silenzio non è insomma una condizione essenzialmente esterna. Si fa silenzio interiormente, semmai; mettendo a tacere per un attimo ciò per cui ci verrebbe da gridare, anche al Cielo, oltre che alla sorte e alla congiuntura degli eventi.

Anche se gridare è così naturale; e qualche volta gridare al cielo e combattere persino col suo silenzio, la sua mancanza di risposte, vera o apparente, è salutare ed è persino santo. Quando le risposte non arrivano.

Perché non arrivano?

C’è un silenzio interiore che è una conquista invece ed è come un parto; una liberazione, senza essere atarassia, senza essere apatia ed assenza di dolore. Fare silenzio dentro porta fatica; porta disorientamento: dove siamo? Noi neppure ci siamo più, sembrerebbe, sperduti.

In silenzio non possiamo starci: non sappiamo farlo.

Ora, se per l’estate che viene – già oggi e domani, insomma – hai pensato ad un luogo avvolto nel silenzio, come in una nube e nel verde, tra le rocce, per ritrovarti; questa mi sembra in sé un’ottima intenzione. Anche se non è tutto. Meglio non farsi illusioni.

E’ quell’altra condizione che va cercata, implorando noi stessi di provare ad ascoltare. Cosa, mio Dio?

Forse ciò che non ci appartiene e che è non soltanto l’eco della nostra insoddisfazione.

Chiedo una spiegazione e chiedo un aiuto per capire quello che sto per fare e per quello che vivo, per come vivo – Dio! – per la frustrazione e la delusione; per l’accontentarsi che mi provoca ustioni.

Non metto a parte nulla, al tempo stesso; non rimuovo e non dimentico. So di non averlo fatto fino ad ora. Ora sto qui per provare a sentire se Qualcuno sa indicarmi una strada; un’inversione di rotta, senza troppo clamore. Ho bisogno di farlo parlare, di farlo sentire ascoltato. Dobbiamo parlarci, uno per volta, per piacere!

Senza aggredirci, accovacciati sulla scala di casa, su questo dirupo in mezzo all’abisso, dove non volano aquile né angeli e neppure nuvolette rosa sulle quali salire a cavalcioni.

Tornare a casa, dopo l’estate senza avere sentito un reale silenzio che mi parli, sarebbe la più grande delle delusioni. Ho bisogno di Verità, non di evasione.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post

Archivi blog

Social networks

Post recenti