Per il Buon Umore

Pubblicato da Enzo Cilento su 12 Aprile 2015, 09:54am

O no, non c'entra molto con l'anno santo appena indetto e col mio solito spirito polemico. Non c'entra nulla, se non per il fatto che ogni anno è santo e che insomma troppe cose - come la corruzione e lo sfruttamento tirate in ballo per l'occasione - sono continuamente da digerire...

E' così d'icanto che mi sono ricordato della preghiera del buon san Tommaso Moro, quella del Buon Umore.

"Signore, donami una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo
e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un'anima semplice
che sappia far tesoro
di tutto ciò che è buono
e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo
di rimetter le cose a posto.
Dammi un'anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri, i lamenti,
e non permettere
che mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo ingombrante che si chiama "io".
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia
di comprendere uno scherzo
per scoprire nella vita un po' di gioia
e farne parte anche agli altri.
Amen."

Quante ne abbiamo mandate giù, dai, fino ad oggi? E quante ancora saremo costretti a digerirne? Le discriminazioni, gli sfruttamenti; le ipocrisie; i servi del potere; quelli che purtroppo - non tutti - seguono anche le processioni e vanno al tempio in prima fila e non hanno pietà di nessuno, neppure dell'affittuario a cui rifilano "la sola" che non si può respirare e che esigono come il servo graziato del suo debito che tutto venga loro reso.

Insomma: ce n'è; come la falsità e il doppiogiochismo, dico e il fatto che non tutti sono accolti come figli di Dio, qui e altrove.

Perciò prego, "Signore donami il buon umore ed anche uno stomaco fortissimo per digerire, un apparato capace di non essere intasato dalla bile e tanta forza magari per cambiare qualcosa. Ch'io cucini qualcosa di meglio, ecco, nella mia vita"..

Insomma, dacci o buon Signore più che un solo anno santo, daccene tanti per abituarci a saper sorridere di tutto ciò di cui è possibile sorridere.

E di sperare e operare in modo che ai corrotti interpellati ieri nella bolla di indizione, ai nostri governanti, piccoli e grandi torni ogni tanto in mente di essere anche loro solo di passaggio in questo mondo, aiola per la quale si son fatti così feroci.

Mani di Dio

Grati e insomma felici

Commenta il post