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Volti in pagina

Pubblicato da enzo cilento su 17 Gennaio 2014, 20:23pm

Tags: #attuale

Ha un cappellino ottocentesco ed un tratto impressionista, colori sfumati come una foto sgranata, un collo di volpe e un bell'ovale, un cammeo.

E' la copertina di Anna Karenina. Ho trascorso serate splendide favoleggiando di questa donna immatura e del suo amore fuori dalle regole: una Madame Bovary.

Il regno delle mie immagini e delle mie idee è una libreria.

Vorrei aver letto tutto, o quasi, quando vi entro: peccato che gli occhi ad un tratto mi si stanchino. Com'è prolifica la fantasia di scrive la vita immaginandola.

I libri, la lettura, il profumo delle pagine. impagabile. Altro che ebook. Che ne sarà di noi?

Non dico dei ghirigori e del gotico degli amanuensi, dico del libro a stampa da Gutenberg in poi: fino agli Oscar e ai tascabili della Bur.

Perché nei libri vivono gli uomini e i loro sogni, i loro ideali, quello che avrebbero voluto essere e che hanno provato a disegnarsi attorno. Prima che ci raccontassimo nella rete e che ci impigliassimo nella vita impossibile e virtuale di Facebook, libro sì ma senza faccia.

Tutto il mondo dentro, tutta la mia vita, gallerie: di Dante, Capaneo infernale e Virgilio maestro, Manfredi di Svevia che era bello e biondo e di gentile aspetto, Piccarda e Pia, "ricordati di me", e Catone, quello che aveva il mondo in gran dispitto, Farinata e i nipoti suoi chiusi in una segreta....

Vi ho incontrato l'Ulisse che in tv prese il volto di Bekim Fehmiu e che da allora in poi ho immaginato sempre col suo volto; il cattivo dei libri di Stevenson, Foà; Albertazzi e Dottor Jekyll; la Massari e Tolstoj ancora.

E così Tonio Kroger - navigo a vista - e i fantasmi della Montagna Incantata di Thomas Mann; il professore dell'Angelo Azzurro, con i suoi occhialetti da docente in pensione; Tazio e la Morte a Venezia; persino l'Adriano della Yourcenar; e così ancora i mostri di Camus e i sotterranei del Vaticano di Gide, Principi machiavellici e Laure coi capei d'oro a l'aura sparsi.

Mi sovvengono i versi con le donzellette che vengono dalla campagna e quelle delle langhe di Pavese; persino l'Innominato e don Abbondio; Personaggi in cerca d'autore e Uno nessuno e centomila volti; la piccola Malombra e la regina del Missipipì; i cafoni di Silone, i poveri amanti e le loro cronache, il bello di Bel Amì e quello del Dorian Gray; Bonconte da Montefeltro e Federigo degli Alberighi col suo falcone; Nastagio degli Onesti e la pianta di basilsco.

Libri miei che passione! Oggi viaggio con voi nell'immaginazione.

L'ho fatto trascorrendo una mattinata intera in libreria - stamane - e mi sono accorto che il mio Paradiso lo voglio così, con tanti profili a farmi compagnia.

Che mi metterei alla cassa per vedere i sogni che comprano le persone; tra gli scaffali a suggerire di non stancarsi mai.

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