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Generazione di creatività

Pubblicato da enzo cilento su 1 Gennaio 2014, 10:51am

Tags: #attuale

Maria, Madre di Dio dunque: 1° gennaio.

E se ella fosse la Madre di Nostro Signore, a lei potremmo attribuire quel verso "e in sua voluntade è nostra pace" che Dante poneva sulle labbra della povera Piccarda Donati che una vita facile non ebbe.

Perché Maria fa la volontà che per lei suona come la volontà di Dio, perché un angelo inviato dall'infinito abisso della Sapienza le venne a comunicare quel sapere che nessuno sa spiegare a lei, agli uomini, a nessuno.

Che nasce un ragazzino che Dio ha inviato - come tutti, credo - e che questo bebè viene per far felici alcuni (o tutti?) e per smascherare altri. Perché poi vadano smascherati non è ben noto: perché gli uomini - se si fosse trattato solo di essere giudicati - sarebbero stati meglio senza il bebè e senza le prove di fede della di lui madre, madre di Dio e Madre Nostra. Ma non so dire se sarebbe stato un gran bene...

La verità è che di uno che smascheri chi fa del male, se ne ha terribilmente bisogno da sempre; e che troppo di frequente non si smascherano i millantatori e i traditori, quelli che in privato e in pubblico non sono la stessa cosa; quelli che pugnalano dietro le spalle anche il loro amico e parlano male del fratello e del cognato, della nuora e della suocera, del compagno di lavoro, del collega e dello straniero, del diverso e del disabile, di chi ha fallito e di chi si è separato; di chi è sterile e di chi non sa prendere una decisione.

Ma questo bebè, guai se venisse solo a giudicare, o Madre di Dio, e non venisse invece anche ad essere un conforto serio e virile, uno che parla chiaro, un nostro amico: non credete a chi non cerca di rendervi la vita più bella!

Come vorremmo che la Chiesa, generata anch'essa per mano di Maria e del Figlio di lei che lo portò in grembo, theotòkos, come vorremmo che ci rendesse la vita più bella. Non solo giudicando non solo snocciolando precetti e preci, ma dicendoci sempre "siate ciò che Dio vi chiama ad essere: uomini coraggiosi e fragili insieme, capaci di portare il fuoco e le fiamme in questo mondo con la vostra voglia d'essere e di vivere, non con il conformismo e la codardia, il clericalismo triste e di casta. Create la novità che solo lo Spirito Santo sa suggerire e non abbiate paura. Siete amici e generati da questa generazione!".

Non è così. La nostra pace consiste nel non trovare pace nell'essere come altri vogliono; la nostra pace è essere come Dio ci chiama ad essere.

Maria Madre di Dio, dunque. Non immagini oleografiche: terribili quelle pitture pastello e sdolcinate che ci propinano sui "santini", baci lacrime e abbracci. Non è questa la generazione della Pace vera. Essa si prova nella dignità, nella forza, nel coraggio, nell'intraprendenza di tutta la Bibbia e del Nuovo Testamento. Maria coraggiosa e reattiva, che fugge in Egitto e sfida le autorità in Gerusalemme sotto la croce; Giuseppe ed Elisabetta, Zaccaria, Giovanni Battista, Abramo e i profeti tutti.

E' il coraggio che fa la salvezza e la fede è una folle forma di coraggio, quasi sempre.

Non mi innamorerò mai di una figurina: solo di uomini consapevoli, di guerrieri: la loro pace è combattere, sapendo di avere a fianco la verità di sé, quella che Di ha loro conferito.

Dacci la forza e il coraggio, quest'anno e sempre, mio Dio: da quest'anno in poi di gridare a gran voce che la Madre di Dio era così: donna stupenda che seppe sfidare la logica il mondo e la ragione. E che solo così si mettono al mondo figli capaci di lasciare il segno.

La nostra pace è la nostra irrequietezza, la nostra creatività. Che a Dio piace da morire!

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