Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

simeone.overblog.com

simeone.overblog.com


Quelli che "pace a voi"

Pubblicato da enzo cilento su 4 Aprile 2013, 04:55am

"Pace a voi" - disse, presentandosi alla tavola presso la quale erano seduti i suoi discepoli: per mangiare con loro, spezzare il pane insomma, come dicono i Vangeli. E tutti pensarono che fosse un fantasma; ne ebbero paura. Vuoi vedere che...?

Beh, diciamo la verità, ne avremmo avuto paura tutti noi: Tutti avremmo pensato a chissà quale evento misterioso, ad una presenza per certi versi "aliena" spettrale e magari ostile, anche a fronte di un comportamento, quello dei suoi discepoli, che non era stato esemplare: fughe, tradimenti e un discreto defilarsi di fronte al pericolo.

Si sarebbero meritati di essere terrorizzati come in un film dell'orrore, mi pare! Fino alla consumazione della vendetta.

Il fatto è che, spiazzandoli ancora, questo visionario che si diceva il Figlio di Dio, il Figlio dell'Uomo, il Cristo, l'Unto del Signore, invece di terrorizzarli come pure sarebbe stato lecito e interessante attendersi, di rimproverarli per il tradimento e la diserzione; si siede con loro per mangiare, salutandoli e augurando loro la pace, quella che probabilmente nessuno aveva in cuor suo, attanagliato ciascuno dal rimorso e dalla vergogna.

Come, pace a noi? Ma noi siamo quelli che...

Già. Noi siamo sempre quelli che. E non c'è uno che non sia uno di quelli che. Uno di quelli che tradiscono la moglie, che rubacchiano sul lavoro, sull'orario, sul peso del prosciutto, sulle tasse da pagare, sulla disponibilità da offrire a chi ce la chiede; sul tempo dedicato a figli, genitori e amici. Noi siamo quelli che - come diceva Jannacci - quelli che di fronte alla contestazione del mondo, battiamo in ritirata abbandonando il debole e salendo sul carro del vincitore.

Senonchè la vittima della nostra meschinità un bel giorno viene a trovarci - lo pensavamo finito e morto - e quello ci sorride, ricomincia a parlarci, perdonandoci, pare; si mette lì a parlare con noi. "Pace a voi": smettetela di torturarvi e cercate di capire che forse c'è un modo diverso di relazionarci con i nostri errori; che da questi si può riemergere ed imparare a viverli diversamente.

Diciamo che chiunque in cuor suo potrebbe essersi augurato (o aver temuto) che quel tale fosse riapparso: per potergli chiedere scusa, per poter avere un'altra chance, o invece per il timore della vendetta. Eccolo lì dunque: per offrire un'altra opportunità. Ci dobbiamo credere? - si saranno detti in cuor loro.

E quello: Fate pace con la vostra storia e con voi stessi: ebbene sono proprio io a dirvelo. Quello per cui non siamo ancora riusciti a morire a vincere i nostri egoismi, le nostre paure, la più grande delle quali è quella di non essere più degni della sua amicizia.

Ma cosa dite, amici?

Pranzo con voi, c'è del pane, e sono qui con voi fino all'ultimo dei giorni. In carne ed ossa quindi, pronto a ricominciare.

Però, mio Dio, diciamocela tutta: che spavento! E pensare che credevamo di dover trascorrere una vita a batterci il petto e a fare sacrifici di sangue e libagioni per essere perdonati.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post
A
Parlare, che bella chiave per aprire il mondo ! Quello che Gesu chiede ai suoi discepoli e non solo ai famosi 12 .. Quello che vivi, che provi, che vedi, che subisci, che imponi, che cerchi, che leggi puoi rielaborarlo nella mente e nell'anima ed usarlo per mille scopi. Parlando cresci, lavori, studi, conosci, ami affronti, apprezzi il silenzio, perdi e vinci.<br /> E' meraviglioso perché le parole sanno essere carezze e pugni, possono legare le vite di tutti senza limitare la libertà e grazie a Dio il piacere di parlare è accompagnato spesso dalla gioia di ascoltare. Parole, carezze, sguardi: siamo ricchi, ma che fatica capirlo!
Rispondi

Archivi blog

Social networks

Post recenti