In filigrana

Pubblicato da enzo cilento su 26 Luglio 2013, 08:03am

Inseguendo frammenti di pensiero, stamani non si può che ripartire dalle ultime immagini televisive della serata di ieri. Esse provengono dall'altra parte del globo. Quella marea sull'Avenida Atlantica di Rio qualche domanda ce la fa porre. Ce ne andiamo a dormire con la percezione evidente della nostra senescenza, di europei stanchi.

Da questo vecchio bagaglio di religiosità e di sensibilità, tiriamo fuori le parole di Giovanni Damasceno, dedicate a Gioacchino ed Anna, i genitori di Maria:

"O vergine, bellissima e dolcissima! O figlia di Adamo e Madre di Dio. Beato il seno, che ti ha dato la vita! Beate le braccia che ti strinsero e le labbra che ti impressero casti baci, quelle dei tuoi soli genitori, cosicché tu conservassi in tutto la verginità! "Acclami al Signore tutta la terra, gridate esultate con canti di gioia" (Slamo 97,4) Alzate la voce, gridate, non temete.

Fin dal II secolo, la tradizione attribuisce questo nome ai genitori di Maria e fin dal secolo VI era diffuso in Oriente il culto di Sant'Anna.

Tutto il nostro bagaglio di fede è ancora in queste nostri contenitori di creta, ma preziosi; e di tutto questo tesoro, nulla deve andar perso, se è vero che i nostri occhi hanno veduto ciò che sapienti e profeti hanno desiderato da sempre di vedere.

E' come il ricamo dell'orafo questo versetto del Damasceno.

Con una lente d'ingrandimento vi leggi l'umanità di Maria. L'essere stata una ragazza "comune"; l'essere cresciuta in un nucleo familiare; l'essere stata oggetto di attenzioni umanissime e di affetto.

Maria, Madre nostra, nelle vesti della figlia, finalmente, di colei che è stata accompagnata nella sua infanzia e poi nella prima giovinezza, allevata in quella fede che l'ha resa degna dell'Altissimo.

Come dovevano essere i genitori di Maria perché Maria fosse la Madre del Signore?

Me lo chiedo mentre penso che, qualunque sia stato il nome dei genitori di lei, non potremmo non rendere culto a chi ha allevato questo tesoro tessuto in filigrana, come la regina in ori di Ofir, Maria, figlia di Anna e di Gioacchino, e madre di Gesù.

Benedetto davvero il grembo che l'ha allevata.

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