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I'm a believer

Pubblicato da Enzo Cilento su 6 Luglio 2015, 07:36am

Tags: #in vista

Ho sognato che mi chiedevano di tornare (chi?); che mi stavano aspettando.

Mi sono ricordato di un 45 giri che ho comprato da collezionista, celeste - azzurro col biondo della Caselli, degli anni 60. Da una parte “Sono Bugiarda”, I’m a believer; e dall’altro “Incubo n°4”.

Penso a quest’ultimo: “Ho sognato che ero un indiano e dovevo sparare …”.

E’ una vita che ci vien chiesto di sparare, “spara, spara amore, dritto qui”, ma non siamo fatti per questo: io no.

Me ne vado di motivo in motivo per dire che talvolta i sogni sono ingannevoli e che tradiscono i nostri desideri.

In fondo non mi è mai successo che qualcuno mi chiamasse per dirmi di tornare, neppure mia mamma nei momenti di debolezza. Devo aver fatto un po’ di terra bruciata attorno a me!

E non tornano neppure le emozioni già vissute: riprovare a metterle in vita è una battaglia persa in partenza. Chiedo come abbinare tutto questo alla speranza (cristiana) che mi dovrebbe sostenere. Dovrei riprendere a sognare, magari solo cose che non dipendono da altrui ravvedimenti. Bastano i miei!

Non ho più frequenti sensi di colpa: guardo solo alla mia frequente dabbenaggine. Ma Dio sa far la tara anche di quella. E’ in questo che confido.

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B
Per dirlo in musica e rimanere in tema, per “credere” ricordando qua e la testi dove si parla appunto di Sogni e di Miracoli: da Cohen a W. Houston (..che forse Lassù ha realizzato il suo miracolo per un po’ di pace) o con i Coldplay e gli U2 e chissà quanti altri.<br /> Aspettare il Miracolo, la realizzazione di un Sogno: che poi – mi dico – non significa, come a volte vien detto con ironia, aspettare che le cose accadano senza metterci “del nostro”.<br /> E' piú veritiero e bello pensare che siamo anche noi a "preparare il terreno” per la realizzazione di un sogno e/o un Miracolo con la forza del nostro Credere, del nostro Sentire ed anche del nostro Andare e Fare (perché no ?); a volte anche aspettando silenziosi per non “operare” nel momento e nel modo sbagliato quasi per paura di “far terra bruciata” intorno, oppure chiamando per nome i nostri sogni, immaginando un titolo per l'avventura che celano: quasi per dar loro un volto ( e quanta bella musica ha per titolo un bel nome!)<br /> Per realizzare il nostro Sogno/Miracolo, per allontanare gli Incubi (i Vampiri) e lavorare di Speranza, forse c’è bisogno di quella “….Forza Superiore, dall’Alto…. A Force from the above” -dicono quelli di Hollywood- che effettivamente di Notte (nei Sogni ?) si sente meglio, lontano dal caos delle voci del giorno: ma Grazie al Cielo i Miracoli non hanno orologio “arrivano e/o ci aspettano”, si possono chiamare per nome : Nothing is impossible just... believe.
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