La preghiera di Cipì

Pubblicato da Enzo Cilento su 9 Giugno 2015, 07:57am

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Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

(dal Vangelo secondo Matteo)

E mentre sentiva queste cose, Cipì cominciò a rotolarsi nella terra e a fare capriole per la gioia, godendone. Pensò che era verso questo Paese che doveva migrare, in stormo o anche da solo; e che lassù, sul tetto, vedeva troppe brutture e la sua voce, cipì e cipì, era coperta dal rumore dei motori che passavano giù in strada. Che per quanto si desse da fare, era rimasto senza voce.

Era così contento di partire per quella terra che nessuno conosceva! Pensava che gli sarebbe toccata in eredità – un affitto, non per sempre, giusto per un tempo – perché era un mite.

E non sapeva che per arrivarci avrebbe incontrato rapacissime volpi nascosto sotto il manto dell’agnellino.

Cipì, ti perseguiteranno, dove vai?

“Sì, ma stanno mentendo” – rispose alzando quel filino di voce mentre sotto erano tutti ruggiti di motori. “Il mio Vangelo è un volo”.