Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

simeone.overblog.com

simeone.overblog.com


La nostra Spoon River

Pubblicato da enzo su 25 Febbraio 2013, 06:01am

Dio, dammi la forza di perdonare! Me lo sono detto già ieri mattina perchè sto cozzando contro questa mia incapacità e, con la solita preveniente Provvidenza, la preghiera di oggi, tutta la liturgia della Parola, non fa altro che parlare di questo perdono, di questa capacità di lasciare da parte il rancore, di non pre-giudicare il nostro rapporto con gli altri (il prossimo).

Ammetto che ritornato qui, nel mio paese di origine, il problema del perdono per me è diventato fondamentale. Non si tratta, a me sembra, di voler essere perdonato, ma di essere capace di donarlo a mia volta: a chi ci ha fatto soffrire, io e tutti i miei amici di una generazione fatto di uomini non tutti riducibili al pensiero dominante, al punto di metterci al bando, di perseguitarci, di deriderci, di costringere alla fuga. Siamo stati una generazione di fuggiaschi, costretti a lasciare l'Egitto della nostra giovinezza, ognuno a cercare la propria Terra, che forse oggi so chiamarsi "Perdono". E li cito tutti quelli perseguitati, martiri di questa tortura: Gaetano e Anna, Rosanna e Marilisa, Natalia e Ornella, Jack e Pasquale, Leo e Vito, Mimmo e tanti altri che adesso non voglio neppure ricordare più. Un popolo a cui è stato fatto del male. E come sempre, come ad Auschwitz, mi chiedo, dove fossi tu, mio Dio, forse lontano anche dalle sacrestie dove si pronunciavano i giudizi, e nei salottini di paese.

Esigono e chiedono perdono tutte queste persone, non per sè e per quello che hanno cercato di essere, ma per tutto il male che è stato loro fatto. Non è nelle nostre forze dire "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno". Al più possiamo chiederne la forza ora ed affidarlo alla tua pietà. Solo tu puoi perdonare in pienezza; noi al massimo offrire e dire che non esigiamo vendetta ma che vorremmo che si ravvedessero, se in tempo, e capiscano che nessuno va martirizzato e messo al bando: saranno tutti ascoltati davanti a Dio che non condanna un cuore ferito. Mentre la storia, anche la nostra storia non va dimenticata: perchè non riaccada mai più. Come si è chiesto scusa ad altri, nella storia, forse bisognerebbe chiedere scusa anche a noi. Io ci ho provato...

Questo forse spiega perchè sono qui dopo tanti anni: non per chiedere perdono per i mei errori (se ne ho fatti, lo faccio anche qui, e per questo ho già pagato) ma come per esigere davanti a Dio il loro perdono. Perchè io stesso potrei essere il luogo e la persona perchè essi lo chiedano il proprio, e lo ricevano, capiscano.

Eppure, Signore, è durissimo questo compito perchè passo loro davanti come il sopravvissuto alla barbarie e non chiedo nulla: mi espongo alla loro misericordia ricordando forse che quella di Dio è tanto più grande e questo, purtroppo, continua ad essere un rimprovero. Ogni resurrezione dalla morte è una provocazione. "Perchè non è morto?" - diranno. E vedere che invece una vita che implora il ravvedimento è una ferita ulteriore per chi ha giudicato e condannato.

Qual era stata la nostra colpa la lascio sotto la pietra tombale di tanti nostri amici: avevamo sperato di vincere l'ipocrisia e il riposo sonnacchioso di questo mondo. Tutto qui. Ci hanno massacrato.

Vado in chiesa, vado a spasso e senza volerlo sono il rimprovero vivente di tutto il male che si può fare: quello che abbiamo subito. Quello che subiscono tutti i sognatori, i poeti, i santi, gli evangelizzatori, Gesù Cristo. Sono indegno eppure sono anch'io il Gesù che hanno dilaniato e lapidato, flagellato. Signore, affido a te il compito di perdonare e di convertire, di far ravvedere. Io non voglio vendetta. Amo troppo l'uomo e la sua bellezza per rassegnarmi alla ferocia.

Sono qua infine e come sempre non c'è passo della vita che non abbia un senso ed una pietà. Pietà per i vinti; pietà per chi odia; pietà per chi non dimentica; pietà per i morti; pietà per chi, come sto provando a fare, cerca di essere un uomo di buona volontà. Signore, affido nelle tue mani il mio perdono. Su questa strada posso camminare solo insieme a qualcuno che mi testimoni ancora il suo amore.

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post

Archivi blog

Social networks

Post recenti