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Il segreto miope del Barnum

Pubblicato da enzo cilento su 3 Marzo 2013, 16:16pm

San Pietro in silenzio quest'oggi: appartamento sigillato e prime consultazioni tra i cardinali in vista del Conclave, suggeriscono i tg di mezzogiorno. Come se si trattasse della fase esplorativa, quella che precede la formazione di un governo politico dopo la formazione di un nuovo Parlamento o dopo la caduta dell'esecutivo precedente.

Come sempre, noi giornalisti e noi uomini, quando dobbiamo raccontare, finiamo con l'usare le solite ctaegorie che ci sono note: in questo caso quelle della politica (rigorosamente in minuscolo). Le consultazioni tra i nostri leader di partiro per tradizione sono accompagnate dai rumors, dalle voci di corridoio e dalle indiscrezioni delle segreterie. C'è sempre una talpa pronta a spifferare quanto sta accadendo nel segreto (accade anche nei tribunali). E che quanto accade nel segreto sia la passione degli uomini è storia vecchia, se pensate che le biografie più note dell'antichità furono quelle di Svetonio, piene di illazioni, di pettegolezzi e di piccole miserie umane mentre un genere letterario che non va mai fuori moda è da sempre la biografia non autorizzata, piccante, morbosa ed esclusiva: Il tal dei tali come non l'avete mai visto.

E' sempre andata così e non credo neppure che sia una prerogativa tutta femminile: se questa è infatti la vocazione dello Sherlock Holmes e della Signora in Giallo (altro genere di successo, il giallo), inutile dire che libri e libelli piccanti, contro ogni istituzione, Vaticano compreso, anch'essi non passano mai di moda; e su questo infine fanno leva da sempre rotocalchi, riviste patinate o beceramente pettegole, tg di terza fascia, trasmissioni del pomeriggio e quant'altro.

Ma la mormorazione e il pettegolezzo è eterno quanto l'uomo: provate a leggere l'indicazione che dà quest'oggi San Paolo nella epistola inserita nella Liturgia della Parola della III di Quaresima, o tutto ciò che è detto nell'Esodo di fronte ai disagi del viaggio e del deserto.

Vivere con gli altri è sempre un'impresa e un po' un doversi difendere dall'invadenza tutt'altro che innocente ed innocua dei vicini. Così, se il Grillo di turno finge di sfuggire all'informazione bardandosi da Ninja sulla spiaggia della Toscana fingendo di racchiudere in sè chissà quale segreto; ai miei colleghi giornalisti sembra nondimeno che dietro quelll'appartamento sigillato su Piazza San Pietro, dietro il portone di Castelgandolfo e nelle oscure file del prossimo Conclave si racchiuda chissà quale mistero: come dietro qualsiasi sepolcro, qualsiasi rivelazione, qualsiasi vicenda: come se la vita fosse tutto un Voyager televisivo.

L'uomo insomma in questa ottica sarebbe eternamente portato a nascondere e quindi a tramare, senza considerare che esiste un'area che si chiama privata e che per vocazione e per definizione non è fatta per essere pubblica e non perchè nasconda ma solo perchè intima. Solo che voi capite che in una società in cui tutto si porta in piazza, quella del web e quella del reality, l'idea stessa dell'intimità e del pudore è messa in discussione, così tanto che la stessa informazione che una volta non conosceva certe pruriginosità da alcova, è spinta per tener testa almeno alla concorrenza a comportarsi allo stesso modo, nulla più rispettando, perchè ciò che è privato alla fine è una sottrazione alla curiosità ed allo spettacolo della vita che è appunto un perenne Barnum, per non dire peggio.

Sarebbe bello se oltre questo desiderio di conoscere il mistero, subentrasse quello di addentrasi dentro un Mistero più grande che non sia solo quello della trama oscura. Pensare ad un disegno, quello sì, nel quale l'uomo, al di là dei suoi disegni, spesso si trova inserito in un progetto più grande che comunque sollecita la sua persona e le sue scelte: lo sollecita a scegliere tra le sue misere trappole, insidie e trame e quel disegno provvidenziale e superiore in cui invece tutte le sue piccinerie sono poi destinate a naufragare, perchè l'uomo con la sua piccineria non prevale, nonostante le sue illusioni.

Una volta dicevamo: le bugie hanno le gambe corte, infatti. O forse hanno un respiro corto, breve, che non supera la prima rampa di scale, le prime difficoltà. Certo, ci sono trame inganni e trame molto ben congegnati che possono reggere e che sono capaci anche di affermarsi per un po' tra gli uomini (pensate alle ideologie ed alle dittature), ma la storia le ha poi, alla lunga sconfitte tutte.

Questo per dire che raccontare il mistero dell'uomo, anche del peggiore; il mistero del Conclave e dell'appartamento sigillato, richiede molto più che la curiosità e del giallista e del pettegolo e del cronista di politica: la categoria è quella della sensibilità, della profondità, del rispetto, che si ferma sempre un attimo prima della violazione dei diritti delle persone e di ciò che che non è spiegabile solo nell'ottica della logica di potere e dell'audience.

Alcuni di noi, pur non negando la miseria umana che anzi viene provvidenzialmente assunta nella storia della salvezza di tutti e di ciascuno, continuano a credere anche nello Spirito Santo, nell'assistenza offerta all'uomo che non voglia essere lasciato solo, miope giudice di tutte le cose.

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