Carrelli

Pubblicato da enzo cilento su 29 Luglio 2014, 19:37pm

Non è la stessa cosa occuparsi dell'una o dell'altra cosa.

Ci sono aspetti della vita, ad occuparsi dei quali in fondo si compie un passo in più: verso la realizzazione di noi stessi.

Non si tratta oltretutto di voler essere protagonisti unici ed in privato, solo edonisticamente, delle proprie cose; ma di scegliere davvero quel che di più autentico c'è nella vita di ogni uomo; sempre considerando che è l'uomo "intero" che deve realizzarsi, pur se ciascuno nelle infinite vie che esistono, ognuno una propria.

Tanto che infine non si tratta neppure e semplicemente di confezionare schemi standard (fare questo e non quello); ma di rispondere semplicemente appieno a quella che è la nostra natura (qualcuno magari la chiamerà romanticamente " vocazione").

Eppure a Marta, Cristo stesso rimprovera bonariamente di occuparsi di troppe cose un po' superflue, dimenticando la parte migliore.

E la parte migliore è vivere agendo in modo tale da scoprire cosa ci sia di più essenziale nella propria esistenza.

Non si tratta di discutere se sia meglio pregare o agire, contemplare o invece operare: nessuno lo ha detto.

Si tratta di fare in modo tale che noi si giunga il più possibile vicini alla completa verità di noi, ciascuno secondo le proprie inclinazioni.

Non voglio perdermi dietro i mille rivoli del ragionare, quanto chiedermi se e in quale meandro io mi sia perso e mi stia perdendo: dietro quali occupazioni in fondo secondarie e poco funzionali alla domanda che io sono e che pongo al mio essere.

Ognuno ne troverà a iosa di queste perdite di tempo nella propria parabola esistenziale: in fondo è come se volessimo dire solo, "di qualsiasi cosa ti occupi, occupati della tua vita: non buttarla come una cosa sprecata, come un pomeriggio noioso da riempire di nulla, come i nostri carrelli nelle domeniche invernali trascorse in un centro commerciale. Riempilo il carrello di cose che parlino veramente di te":

Giri

Grido

Commenta il post