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Resurrexit

Pubblicato da enzo cilento su 2 Novembre 2013, 09:24am

Tags: #in vista

C'è morte, è vero. Ma soprattutto c'è Resurrezione.

Dobbiamo dircelo in questo giorno che sembra mesto e che, se così non fosse, senza una risurrezione, sarebbe il giorno triste d'ogni fine. Che la nostra fede sarebbe stata vana. E così la nostra condizione, citando a braccio Paolo, e ben misera questa esistenza spesa a dare corpo alle ombre (è proprio il caso di dirlo); a vivere come se Dio ci fosse; la sua vittoria sulla morte e il suo pungiglione.

Quel che saremo certo ancora non è noto e non m'è noto e chiaro quando avverrà, in quale guisa. Che su tutto, Dio trionferà, e tutto si piegherà come un giunco di fronte al suo trionfo appunto, regale; ogni cosa e tutta la materia; il creato e l'uomo, la umile ed alta più che creatura, a sua immagine e somiglianza; gloria anch'egli dunque, ciascuno a suo modo, secondo il dono della nostra vita, grazia su grazia, cioè dove tutto è più di quanto saremmo stati senza un atto inziale: nulla.

C'è la Resurrezione dunque, anche dei corpi e dalle nostre ferite.

E ciascuno si sveglierà corpo glorioso, nel bel mezzo della sua gioventù, nel momento più sfolgorante della propria vita, quando Dio più pienamente s'è riflesso, con maggior trasparenza, nella nostra vita. Saremo il meglio che Dio ci ha dato di essere: il più simile a Lui, immagino, prego e spero: imploro.

Perdonati della brutture, sfavilleremo puri nell'attimo della maggiore vicinanza a lui, senz'altro; ritratti in quel momento della vita in cui camminavamo tra la folla felici - come nel salmo - andando come figli prediletti portando in fronte la somiglianza col Padre: quando ognuno, al vederci, riconosceva in noi la sua novella buona e il segno che Dio cammina con noi, coi nostri passi, che siamo figli suoi, opera rinnovata d'un padre orgoglioso d'averci messi al mondo, lucerna da non nascondere in alcun modo: non sotto il moggio.

Senza Risurrezione, questa fede e questa malinconia di questo giorno sarebbe un pianto inconsolabile e la vita un'occasione perduta per fare altro e godersi attimi che vanno e non ritornano, giorno dopo giorno.

Occorre un grande atto di fede e chiedere che ci sia dato di farlo e di stringercelo al petto ogni giorno perché non prevalga la tristezza. Mentre scrivo, uccelli fischiano e saltellano da un ramo all'altro davanti casa e nella selva.

E' festa di Resurrezione.

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